Premessa
Nel precedente articolo abbiamo illustrato i principali obblighi dettati dal Dlgs 125-2024 relativa all’informativa di sostenibilità nei gruppi.
Ricordiamo che la Direttiva CSRD introduce obblighi di rendicontazione dettagliata su vari aspetti legati alla sostenibilità, da includere nella relazione sulla gestione al bilancio.
Obblighi principali della Direttiva CSRD
Le imprese-gruppi dovranno descrivere:
- Il modello di business e la strategia aziendale in relazione ai rischi e opportunità legati alla sostenibilità.
- Il ruolo e le competenze degli organi di amministrazione e controllo.
- Le politiche aziendali in materia di sostenibilità e i sistemi di incentivi legati agli obiettivi ESG.
- Le procedure di dovuta diligenza, con riferimento alla Direttiva CSDDD dell’UE.
- Gli impatti negativi legati all’attività dell’impresa, inclusa la catena di fornitura, e le azioni intraprese per mitigarli.
- I principali rischi di sostenibilità e la loro gestione
La rendicontazione dovrà essere verificata da un revisore, e inizialmente sarà soggetta a una “limited assurance”; e il bilancio dovrà essere redatto in formato XHTML.
Come strutturare la rendicontazione di sostenibilità consolidata
Per predisporre una rendicontazione di sostenibilità consolidata è necessario prevedere una metodologia di lavoro uniforme nel gruppo societario.
La capogruppo dovrebbe:
- definire e approvare lo schema generale delle linee guida ESG di gruppo a seguito di una analisi dell’impatto ambientale di ogni attività/business svolto
- implementare il processo organizzativo, amministrativo e ambientale anche mediante istituzione di funzioni specifiche di organigramma ovvero appositi organismi interni quali Comitati ESG, sia delle singole società partecipate sia di coordinamento di gruppo
- redigere un “Piano di sostenibilità”, parte integrante del Business & Financial Plan, definendo la strategia, gli obiettivi realizzabili qualitativi e quantitativi e le azioni concrete per raggiungerli; la pianificazione ESG si basa su 4 pilastri principali:
- calcolo della carbon footprint azienda/gruppo,
- strategia di riduzione delle emissioni,
- compensazione delle emissioni non riducibili,
- comunicazione dell’impegno e degli obiettivi/risultati raggiunti
- organizzare corsi di formazione sulla sostenibilità per il personale
- prevedere meccanismi di monitoraggio e rendicontazione (Report di sostenibilità) periodica applicando i nuovi standard ESRS per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e apportare eventuali azioni correttive;
- implementare sistemi per la raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati, sia previsionali (KPO ESG) sia consuntivi (KPI ESG), in modo accurato e tempestivo;
- includere i nuovi requisiti di reporting sulla sostenibilità all’interno del bilancio nella Relazione sulla Gestione;
- comunicare in modo efficace a tutti gli stakeholders, interni ed esterni, i dati e le informazioni ESG rilevanti:
- E- Energia
- E- Acqua
- E-Emissioni
- E-Rifiuti
- S-Personale
- S-Formazione
- S-Salute e sicurezza
- G-Valori economici
- G- Valori finanziari
Ruolo delle società partecipate
I consigli d’ amministrazione delle società partecipate dovranno approvare le linee guide e il piano definiti dalla capogruppo e uniformarsi agli indirizzi operativi che, fra l’altro, potranno prevedere:
- piattaforme di lavoro condivise per la raccolta dati;
- la definizione di team di lavoro per ciascuna Società e la nomina di referenti che possano dialogare con la capogruppo;
- una definizione di programma di tempi e metodi e un continuo confronto e allineamento con eventuali consulenti esterni e revisori.
Conclusioni
In conclusione, risulterà fondamentale l’integrazione delle procedure, dei processi e dei sistemi per consentire l’uniformità di metodologia e raccolta dati e poter giungere a una rendicontazione trasparente e omogenea di gruppo secondo i nuovi standard ESRS in Europa oppure GRI, in generale, per Paesi extra Europa.
Clicca sul modulo di contatto se vuoi approfondire con noi questo tema